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Berlusconi, Marrazzo, Morgan – Un peso una misura

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Vogliamo spezzare una lancia a favore del direttore del TG1, Augusto Minzolini sul quale si sono abbattute critiche ingenerose per la linea editoriale del suo telegiornale sulle vicende a luci rosse degli ultimi mesi. Silenzio assoluto sulle dichiarazioni di Veronica Lario riguardo alle frequentazioni del marito, grande clamore per le disavventure toccate a Marrazzo e in ultimo a Marco Castoldi, più noto come Morgan. Qualcuno ha voluto leggere in queste scelte editoriali un atteggiamento servile nei confronti del premier che avrebbe indotto Minzolini ad usare due pesi e due misure di giudizio nei confronti di episodi ritenuti, a torto, di gravità equivalente. Nulla di più falso! Le vicende di Casoria prima (compleanno di Noemi) e di Palazzo Grazioli/Villa Certosa dopo, vanno annoverate tra quelle educative ed è facile spiegare il perché. La presenza di Berlusconi al compleanno di Noemi dimostra la generosità e semplicità di un uomo dallo straordinario potere che non si sottrae alla richiesta di un vecchio amico di essere presente alla festa di compleanno della figliola. E poiché semplicità e generosità non fanno notizia, la notizia non c’è e quindi non si può parlare di ciò che non esiste. Le vicende di Palazzo Grazioli/Villa Certosa insegnano a loro volta le regole dell’ospitalità. Si poteva lasciare il prode Topolanek con la spada sguainata a rimirarsela da solo? Si poteva lasciare la povera Patrizia d’Addario eccitata per essere ospite di tanto illustre dimora a contorcersi per le pulsioni che la ossessionavano? Esempi di ospitalità da imitare, non da condannare. Ed è notizia essere disponibili ed attenti con i propri ospiti? Ancora una volta ha ragione Minzolini! Tutto nella norma e quindi la notizia non c’è. Diverso è il caso se dovesse guastarsi il semaforo all’incrocio tra via Nomentana e viale Regina Margherita perché ora si che è giusto mandare una troupe per registrare gli umori della gente e renderne partecipe l’intera nazione.
Su un altro piano i casi di Marrazzo e Morgan contraddistinti dalla presnza di trans e cocaina, gli uni e l’altra assolutamenti assenti, come è stato abbondantemente documentato dalle testimonianze dei partecipanti, alle feste a Palazzo Grazioli e Villa Certosa. I trans, avrà riflettuto Minzolini sono obiettivamente dei diversi, se non una razza diversa da quella umana, di certo una anomalia nella razza umana. Diversità uguale notizia e quindi, come per il semaforo malfunzionante, obiettivi puntati sul fatto.
Infine Morgan, la cui responsabilità non vogliamo sottovalutare, ma la cui disavventura ci ricorda che qualche mese addietro alcuni Parlamentari si sono sottoposti al test antidroga. Minzolini ha fatto bene ancora una volta a non farci sapere almeno il nome di qualcuno tra coloro che non ha ritenuto di sottoporvisi e l’esito di coloro che invece vi si sono sottoposti. Immaginate che tegola sul povero cittadino convinto di essere rappresentato in Parlamento da uomini e donne senza macchia, se avesse scoperto che a qualcuno di questi piace sniffare?
Il TG1 ha operato nel pieno rispetto delle regole del giornalismo. Raccontare i fatti quando essi hanno qualche rilievo per la comunità e tacere l’ovvio e il banale. Possiamo concludere così che ha usato sempre la stessa bilancia!


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